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Hotel San Giuan
Hotel san Giuan - Alghero


.: DA VEDERE
 Nel centro della città, ubicato nell'omonima piazza, si trova il Duomo, dedicato a San Nicola di Bari. L'edificio inizialmente fu costruito nel XIII secolo in stile romanico, ma di questa prima fase rimane solo la parte inferiore quadrata del campanile, il quale si trova sul retro della chiesa. Nel 1480 fu ricostruito in stile gotico-catalano, e di questo periodo è rimasto quasi intatto l'interno. Nel XVII secolo fu interamente rifatta la facciata, in stile barocco coloniale spagnolo, e fu allungato il campanile. In origine la chiesa aveva una pianta a navata unica con transetto, in seguito furono aggiunte le cappelle laterali, e fu modificata l'abside.
 La facciata è molto alta, nella parte inferiore vi è un portico a tre archi, la parte superiore è molto elaborata, ed e'decorata con fregi, arabeschi, tralci, fiori, angioletti, medaglioni. Sulla parte alta si trovano tre nicchie che ospitano le statue dei santi più venerati nel sassarese: Gavino, Proto e Gianuario; ancora più in alto, nel frontone a forma di feluca, si trova la nicchia con la statua di San Nicola. L'interno ha una copertura con volte a costoloni, su arcate ogivali. Le cappelle gotiche che affiancano la navata sono quattro per ogni lato, e all'interno di esse si trovano molti dipinti del XVII secolo. Vicino al Duomo si può vedere anche il Palazzo Ducale, costruito tutto in pietra calcarea, tra il 1775 e il 1805, su incarico del Duca Dell'Asinara e realizzato da architetti lombardi.
 Nelle vicinanze, in una traversa del Corso Vittorio Emanuele, si trova la chiesa di Santa Caterina, edificata dai Gesuiti tra il 1580 e il 1607. La chiesa, che in origine era dedicata a Gesù e Maria, ha una pianta a croce latina con navate laterali costituite da cappelle collegate. In questa zona si trova anche la chiesa di Sant'Andrea che fu ultimata nel 1648, in stile barocco , caratterizzata dall' interno a due navate voltate a botte. Proseguendo lungo il Corso si può vedere il Teatro Civico, edificato nel 1830, a modello del Teatro
 Carignano di Torino; quindi si arriva alla piazza Sant'Antonio, dove si trova la chiesa omonima, del XIV secolo, con facciata rifatta in stile barocco (1709), e la torre di Sant'Antonio, una delle parti superstiti dell'antica cinta di mura pisane del XIII secolo, abbattuta all'inizio del Novecento; altri resti delle mura si trovano proseguendo sulla destra della torre di Sant'Antonio.
 Si incontra poi la chiesa della Trinità, in piazza del Mercato, costruita in stile barocco-catalano. Ancora più avanti si arriva alla fontana del Rosello, monumento simbolo di Sassari. Costruita nel 1605 su una sorgente nota dalla fine del XIII secolo col nome di Gurusello, la fontana, che presenta forme tardo rinascimentali, è ornata da statue raffiguranti le stagioni e sormontata dalla statua di San Gavino a cavallo.
 Dalla piazza del Mercato si arriva in via La Marmora, dove si trova la chiesa di San Donato, che risale all'inizio del Duecento. In origine questa chiesa era stile romanico-gotico, e questo periodo rimane un'arco a sesto acuto della facciata. In periferia si trova la chiesa di San Pietro in Silki, annessa al convento francescano. Edificata nel XIII secolo in stile romanico, venne modificata nel Seicento quando venne rifatta la facciata. dell'impianto romanico rimane la parte inferiore del campanile, ed alcune strutture interne. In seguito nel 1465, venne modificata e ampliata. All'interno, rifatto parzialmente nel 1834 in stile barocco, l'unica cappella rimasta in stile gotico è quella detta dei Muratori, la prima a sinistra; inoltre si può ammirare il notevole gruppo scultoreo "Il compianto del Cristo morto" del XV secolo, di provenienza spagnola.
 La chiesa di San Giacomo di Taniga si trova in località San Camillo-Taniga, dietro l'ospedale, e vicino a Sennori.
 La chiesa, che fu edificata nel 1350 in stile romanico-gotico, è decorata con archetti e doccioni, ed ha un'abside quadrata con un'ampia finestra. Il portale del lato destro è ornato da una bella cuspide gotica. Inoltre nella chiesa sono presenti numerose decorazioni zoomorfe e floreali in bassorilievo, che purtroppo, essendo realizzate in pietra calcarea, sono molto deteriorate.
 La chiesa di Santa Maria di Betlem, che si trova nella zona a sinistra della stazione ferroviaria, in origine era posta fuori dalle mura cittadine. La sua costruzione risale al 1106, e faceva parte di un convento di Benedettini, fatto edificare dal Giudice Costantino di Torres. Nel 1238 passò all'ordine Francescano e fu modificata la parte inferiore della facciata, con il portale romanico sovrastato da una fila di archi ciechi, sopra i quali si nota finestrone un circolare, che prima del recente restauro costituiva la cornice di una nicchia dove era posta una statua
 La chiesa di San Michele di Plaianu, in stile romanico arcaico, si trova sulla strada per Platamona, fu costruita nel 1082, mentre la facciata è stata realizzata nel 1116. La facciata tripartita è divisa da due strette lesene, decorate da bassorilievi, che terminano con archi a tutto sesto, la parte superiore invece è divisa in cinque parti da archetti, in quello centrale c'è una finestra bifora.
 Uscendo da Sassari sulla s.s. 131 in direzione di Porto Torres, dopo pochi km si troverà una deviazione a sinistra per Sant'Orsola, dopo la quale si prosegue diritti; dopo 300 m. si troverà un'altra deviazione a sinistra, in cui bisogna svoltare. Si entra poi in un oliveto e si passa per un vecchio portale: dopo circa 100 m. si trova la chiesa di Sant'Orsola, edificata nel Settecento dai Marchesi di Cugia di Sant'Orsola. La pianta della chiesa è ottagonale, la facciata semplice è sormontata da un timpano. A circa 100 m. a sud-est di Sant'Orsola, troviamo la chiesa romanica di Santa Barbara, che fu edificata tra il 1270 e il 1280, come si rileva dall'epigrafe di fondazione, che si trova sull'arco del portoncino sul lato nord. Subito dopo la sua costruzione venne modificata con l'allungamento dell'aula e l'aggiunta dell'abside.
 Questo monumento da almeno 30 anni si trova in uno stato di completo abbandono: è invaso da erbacce e rampicanti, la copertura è in parte crollata e la facciata è coperta da una grossa palma. La pianta è ad aula unica con abside semicircolare. La bella ed elegante facciata romanica, di circa 6 m. d' ampiezza, in pietra calcarea bianca, (una parte dell'edificio è in pietra arenaria) è decorata con otto archetti pensili a tutto sesto, quattro per lato, nei quali sono ancora visibili gli spazi dove erano collocate 8 delle 48 scodelle maiolicate policrome che sino a circa 50 anni fa si potevano ancora vedere al loro posto, lungo tutti i muri esterni della chiesa. Il portale ad arco, che non ha più l'architrave, (si notano gli alloggiamenti vuoti subito sotto l'arco) è molto semplice, mentre il portoncino sul lato nord, da dove si può entrare, è centinato con ghiera ed ha capitelli decorati con foglie. Sulla stessa parete nord si aprono due monofore strombate, mentre sull'abside si trova una apertura cruciforme. La chiesa è sovrastata da un grande campanile a vela. Santa Barbara era la parrocchia del villaggio medioevale di Innoviu, di cui non restano più tracce.
 A poca distanza troviamo anche la chiesa romanica di Sant'Antonio di Noi Noi, che apparteneva allo stesso villaggio medioevale di Innoviu, da cui prende l'attuale nome. Anche questo edificio si trova in uno stato di incuria deplorevole, tanto che il portale d'ingresso è stato murato per evitare danneggiamenti interni. La chiesa fu edificata all'inizio del XIII secolo, prima di quella di Santa Barbara, con piccoli conci di calcare chiaro. La pianta è a navata unica con abside a semicerchio, illuminata da da una finestrella centinata. La facciata semplice è sormontata da un grosso campanile a vela, ha il portale architravato con arco a tutto sesto, e una piccola apertura cruciforme con attorno otto alloggiamenti per scodelle di ceramica, oggi non più esistenti.

Musei
-Museo Archeologico Nazionale GA Sanna, Via Roma 64
-Museo della Brigata Sassari, Caserma La Marmora, Piazza Castello 9
-Museo GeoMineralogico Aurelio Serra, Via DeNicola 2
-Museo Etnografico Francesco Bande, Via Muroni 44
-Collezione Sironi, Banco di Sardegna, Viale Umberto
-Museo Diocesano di Sassari, Piazza Duomo